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951. Francesco Sforza a Vincenzo Amidani 1450 novembre 23 Milano

Francesco Sforza ordina al cancelliere Vincenzo Amidani di portarsi da papa Niccolò V e perorare la composizione della vertenza tra Borso d'Este, marchese di Ferrara, e la comunità di Lucca. Chieda il supporto di Astorgio Agnesi, cardinale di Benevento, e faccia vedere la lettera ducale a Giacomo Antonio Della Torre, vescovo di Modena, inviato del marchese estense.

[ 259r] Vincentio, canzelario (1).
Tu say quanto ad noy è amica et benivola la magnifica comunità de Luca. Et perché fra lo illustrissimo signore marchexe de Ferrara et essa magnifica comunità è una certa differencia, como sarray informato, per la qual esso illustre signor marchexo intendimo manda lì dalla santità del nostro Signore el reverendo monsignore vescovo de Modena (2), pertanto, desiderando noy che fra esso illustre signor marchese e la prefacta magnifica comunità de Luca sia bona amicicia et benivolentia, te commectemo et volimo te ritrovo alli pedi della santità del nostro Signore et poy le debite recomendacione digli alla santità soa che, havendo noy bona amicicia et benivolentia con lo illustre signor marchexe et con la prefacta magnifica comunità, desideriamo grandemente se levi ogni differentia fosse tra loro et però pregamo la santità soa, adesso che esso monsignore di Modena sarrà lì, gli piaza volere intendere o commectere questa cosa o provedere per qualoncha modo gli parerà che al tutto se levi ogni garra et differentia fosse fra loro, siché esso illustre signor marchexe et la prefata magnifica comunità resteno in bona amicicia et benivolentia et siano bene de acordio insieme, recommandandogli la prefacta magnifica comunità quanto strectamente saperay da parte nostra. Et tu volemo soliciti questo facto con la prefacta santità et con lo reverendissimo monsignore de Benivento (3), al qual anchora noy scrivemo per la alligata sopra ciò et dove bisognarà. Siché quella magnifica comunità habia bona et votiva expedicione et cognosca per effecto che queste nostre recomandacione gli sianno state favorevolle, come lo confidano. Cussi anchora te retrovaray col prefacto monsignore di Modena et gli dirray de queste littere che noy scrivemo. Mediolani, xxiii novembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Si tratta di Vincenzo Amidani.
(2) Si tratta del vescovo Giacomo Antonio Della Torre (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 758).
(3) Si tratta del cardinale Astorgio Agnesi (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 672).