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979. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro 1450 novembre 26 Milano

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro, podestà della stessa città, di convocare gli uomini dell'alessandrino per una ripartizione dell'onere dei cavalli (portato a ottocento unità contro le mille al tempo di Filippo Maria Visconti). Per questa operazione manda Nicolò da Palude, famiglio ducale, che poi provvederà alla sistemazione dei cavalli.

[ 266v] Locumtenenti et potestati Alexandrie (1).
Perché siamo avisati che li alogiamenti in quelle parte sono molto male compartiti, perché gli sono deli lochi che sono tropo excessivamente agravati et che hanno mancho del devero, havemo deliberato provedere che cadauno sia tractato equalmente et niuno porti il carico del'altro. Et quantunca troviamo che al tempo dello illustrissimo quondam signore passato ad Alexandria et alexandrina erano taxati milli cavalli, non dimancho, havendo rispecto alle condicione passate, deliberamo che ne habieno solamente octocento. Pertanto ve commettiamo et volemo che, convocati delli homini de cadauna terra, faciate fare el compartito delli dicti octocento cavalli sopra lo extimo de cadauna terra et loco con ogni equalità et celerità possibile et per modo che niuno habbia iusta casone de lamentarse. Et per questa casone mandiamo lì Nicolò da Palude, nostro fameglio, quale volemo sia presente al dicto compartito et secondo esso proceda poy allogiare delli dicti octocento cavalli. Mediolani, xxvi novembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Identificato come Bartolomeo Porro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 528).