Registro n. 2 precedente | 99 di 1791 | successivo

99. Francesco Sforza al commissario di Pizzighettone 1450 agosto 14 Lodi

Informato che a Cremona vi è la peste, Francesco Sforza ordina grande avvertenza su quanti vengono da là.

Comissario Pizleonis (1).
Dilecte noster, havendo nuy informacione che pur a Cremona è suspecto de mala malatia et ce ne sonno morti alcuni, volimo che nel lasar passare quelli che vengono da Cremona habi bona advertencia che non passano alcuni contaminati né infecti. Quantum autem ad quelli che vengono d'altroe et da lochi vetiti et infecti, siamo certissimi che tu faray el dovere et debito tuo et perciò non te repplicamo altro, salvo che a noy non potrese far maior piacere como ad ponere ogni tua dilligencia et vigilanzia in non lasare contaminare le parte de qua per alcuni che passasseno da quello ponte. Laude, die xiiii augusti 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 450, con inizio 1475 gennaio, 1).