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1. Francesco Sforza a Galeazzo Crotti di Olginate 1450 ottobre 5 Milano

Francesco sforza ordina a Galeazzo Crotti di Olginate di restituire a Paolo Della Rocca quanto gli ha tolto per ritorsione di un furto fattogli. Si porti poi dai Rettori di Bergamo e si faccia ridare le sue cose.

[ 1r] Mediolani, die v octobris 1450.
Galeano Crotto de Olzinate.
Sentiamo havite tolta certa robba ad Paulello dela Rocha, subdito dela illustre Signoria de Venexia, per respecto dela robba vostra diceti esservi stata retenuta in Valle San Martino, et cetera. Et perché nostra intentione non è che habiate facto tale novità, però volimo che, recevuta questa, liberamente debbi restituire ogni cosa al dicto Paulello integramente et senza exceptione né contradictione alcuna, et non manchi per quanto hai cara la gratia nostra. Et perché si ben chiaro che questa sia la mente et intentione nostra, havimo soctoscripta la presente de nostra propria mano, siché non gli fare alcuna replicatione né dimora. Et da possa che havirai facto tale restitutione, volimo vadi dali Rectori de Bergamo, ali quali scrivimo per l'aligata (a) che vi fazano restituire la robba vostra. Non dubitamo, siandove stato facto iniustitia, che la revocaranno et avisane del recepimento de questa et dela restitutione de dicta robba. Data ut supra.
Cichus.
Franciscusfortia manu propria subscripsit.


(a) Alla lettera era allegato l'originale della missiva n. 2