Registro n. 3 precedente | 106 di 801 | successivo

106. Francesco Sforza a Villano da Gualdo 1450 ottobre 21 Milano

Francesco Sforza comunica a Villano da Gualdo, castellano e commissario di Cassano d'Adda, di avere concesso la restituzione del porto di Cassano d'Adda ad alcuni cittadini con facoltà di riscuotere i dazi relativi, lasciando a lui, debitamente compensato, la cura del porto per il controllo dei passaggi.

Vilano de Gualdo, castellano et commissario Cassani.
Li nobili Antonio Porro, Antonio Bilia et alcuni altri suoi compagni, tucti nostri citadini, allegando havere ragione in quello porto lì de Cassano, ne hanno rechiesto cum instantia che gli fatiamo restituire et nuy, volendo sia facta ragione ad ogniuno, havemo facto vedere le loro ragione et trovamo che toca per iusto titulo, come più pienamente seray informato per le lettere deli [ 24r] Maiestri dele intrate nostre, quali te scrivano sopra ciò. Pertanto volimo et te commettemo che debbi liberamente et senza veruna exceptione assignare et lassare dicto porto ad dicti zentilhomini, et lasandoli scodere el datio et farne come de cosa sua, et volimo ultra ciò che tu gli daghi ogni favore et adiuto in mantenirlo et gauderne. Ma, perché volimo che tu habbi la cura che a dicto porto non passi niuno senza nostro boletino et che non sapi chi siano, et che et come, et perché non seria ragionevele che tu havessi tal cura senza qualche premio et considerando nuy che le terre circonstante, quale solevano contribuire alla spesa et salario del'offitiale, et quello porto sonno cossì desfacte che non potriano contribuire a tal spesa, havemo confortato dicti zentilhomini che deli denari del datio de esso porto de dargene ogni mese dece fiorini a moneta, cioè 10, fin a tanto che le dicte terre circonstante siano uno pocho refacte et poteranno po' loro contribuire a tal spesa, come solevano. Et cossì dicti zentilhomini te responderanno de dicti dece fiorini. Tu autem assignagli lo porto et fa quanto havemo dicto de sopra. Ultra ciò volimo che cossì li altri datii et in quanto haveranno ad fare li dicti nostri citadini tu li favorezi, come havemo sopradicto, nel datio del porto. Data Mediolani, die xxi octobris MCCCCL.
Cichus.