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114. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1450 settembre 6 Milano

Francesco Sforza impone a Gracino da Pescarolo di non pagare i docenti che in assenza di scolari a causa della peste smettono di insegnare.

Gracino (1).
Perché vediamo la conditione dela peste molto pegiorare in quella nostra città de Pavia, siamo certissimi che li doctori legenti in quello nostro Studio lassarano legere per respecto deli scolari che sonno absentati dal dicto Studio et che se absenterano per lo avenire per casone dela dicta peste. Pertanto ve dicemo et volimo che ali dicti doctori non debia correre salario alcuno dal dì in qua che non hanno lecto et cossì per lo tempo avenire che loro non legerano, perché non ne pare iusto né rasonevole che, non legendo, gli curra salario alcuno. Et avisatene dela recevuta de questa lettera. Mediolani, die vi septembris 1450.
Cichus.


(1) Gracino da Pescarolo.