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126. Francesco Sforza a Vincenzo Amidani, al cardinale Prospero Colonna, al cardinale di Benevento [Astorgio Agnesi], a Giacomo Calvi e a Filippo Pellizzari 1450 ottobre 24 Milano

Francesco Sforza raccomanda a Vincenzo Amidani Raffaele Caimi, perché venga immesso ai servizi del papa.

Vincentio de Amidanis.
Raphael Caymo, fratello de Zohanne, nostro cancellero et commissario de Piziguitono (1), vene a quelle parte cum animo et dispositione de aconzarse in corte et piutosto cum la sanctità de nostro Signore che con altri, come da luy, presente exibitore, serai pienamente informato. Et, perché nuy desideramo ogni suo honore et commodo, sì per rispecto dela casa, quale n'è affectionatissima et per lo rogimento dela libertà de questa nostra città ha supportati grandissimi danni et detrimento in le robbe et in le persone, sì etiandio perché esso Raphael, quale ha studiato circa duy anni, è tucto da bene, te lo recommandiamo et te commectiamo et volimo che per li decti respecti et per nostro amore facci instantia et ogni opera possibile ove et come te parirà, aciò ch'el decto Raphaello sia acceptato in casa et ali servitii dela sanctità soa. Et in questo mecto ogni tua diligentia, perché se rendiamo certi, per la bona informatione havemo di facti soi, te ne farà honore et noy l'haviremo grato. Mediolani, xxiiii octobris 1450.
Cichus.
In simili forma, mutatis mutandis, scriptum fuit infrascriptis, videlicet:
reverendissimo cardinali Columnensi (2),
reverendissimo cardinali Beniventano (3),
domino Iacobo Calvo Soldano,
domino Felippo Pelizono.


(1) Giovanni Caimi è segnalato come podestà e commissario di Pizzighettone (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 4).
(2) Si tratta del cardinale Prospero Colonna.
(3) Si tratta del cardinale Astorgio Agnesi (cfr. GAMS, Series episoporum, p. 672).