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147. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1450 ottobre 28 Milano

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Alessandria di non tollerare che Borino Della Mussa venga molestato dall'ebreo di Castellazzo, presso cui Antonio Trotti fece impegnare della roba per detto Borino.

Locuntenenti Alexandrie.
Ali dì passati el spectabile cavalero misser Antonio Trotto fece impignare certa sua robba al iudeo dal Castellazo per Borino dela Mussa, habitatore dela dicta terra dal Castellazo. Per la qual robba, perché mò dicto iudeo ha havuto lettere da podere rescodere et conseguire questi talli havevano impignati alla casa sua, pare, per quanto intendimo, ch'el prenominato iudeo faza molestare dicto Borino per la dicta robba. Et, perché prefato misser Antonio è pur quello che è a nui caro et amato, el quale non merita essere tractato equalmente ali altri, volimo che ad instancia del dicto iudeo per modo alcuno non lasati molestare dicto Borino per la casone predicta. Et, se forsi alcuna molestia overo condemnacione gli forsi corsa, volimo che liberamente la faciati revocare et anullare. Mediolani, die xxviii octobris 1450.
Iohannes.
Ordinando ancora che non sia molestato le securtate del dicto Borino per la dicta casone. Data ut supra.