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15. Francesco Sforza al podestà [Otto Visconti], al comune e alla comunità di Valsesia 1450 ottobre 7 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà, il comune e la comunità di Valsesia diano i duecento ducati della convenzione di cui tramite il conte Gaspare Vimercati fu stabilito il termine, già trascorso, di un mese.

Potestati (1) et comuni et hominibus Valis Scicide.
Quantunche per altre nostre littere habiamo scripto dovesti dare al portatore d'esse littere, nostro fameglio, ducati duecento d'oro, qualli forano promisi per quello homicidio sapiti, non fo però questa nostra intencione, ma processe per errore, perché rechediamo li dicti ducento ducati deli denari dela convencione dela qualle per mezanità del conte Gasparro da Vimercato vi fo statuito termino uno mese, per bene che non foseno richesti se non vinti dì, el qual mese già è passato, como sapeti. Il perché de novo remandiamo da vui el presente portatore, al qual volemo che, havuta questa, debiati dare li dicti ducati ducento, dapoy, como habiamo dicto de sopra, è passato el termino fove richesto, aciò possa tornare da nui como gli havimo imposto. Data Mediolani, die vii octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Otto Visconti (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 305).