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177. Francesco Sforza a Boniforte Guarguaglia 1450 ottobre 31 Milano

Francesco Sforza sconsiglia Boniforte Guarguaglia di alloggiare gente d'arme in Valchiavenna, luogo sterile e caristioso de pane et vino, vicino ai confini.

Boniforto Guarguaglie.
Siamo (a) avissati per parte del conte Zohanne da Balbiano che tu tempti logiare de quelle nostre gente in Valchiavena, la qual cosa desconforta grandemente, dicendo che non è paise de zente d'arme, perché è molto sterile, seco e caristioso de pane et vino, et che, essendo ale confine de todesche, ogni poco desordine facesseno le dicte zente saria casone de generare grandissimo scandalo. Pertanto volimo habbi bona advertencia in questo facto et, essendo como lui recorda, provede che la dicta valle non sia gravata del dicto carico de zente d'arme, imo che esse zente siano logiate altroe, cum tale equalità che neuno habia legitima casone de lamentarse. Mediolani, die suprascripta.
Cichus.


(a) Segue contenti et v depennato.