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190. Francesco Sforza al Regolatore, ai Maestri delle entrate e ai collaterali del banco degli stipendiati 1450 novembre 2 Milano

Francesco Sforza avverte il Regolatore, i Maestri delle entrate e i collaterali del banco degli stipendiati che Giovanni da Iseo, capitano del divieto del distretto di Parma, deve avere lo stipendio dal 24 giugno 1450, stipendio che avevano questi capitani al tempo di Filippo Maria Visconti. Scrivano poi al tesoriere ducale di Parma che gli paghi tale stipendio integralmente.

Regulatori et Magistris intratarum necnon Collateralibus banche stipendiatorum Mediolani.
Per farvi chiari dela mente nostra nel facto del salario et stipendio de miser Zohanne de Iseo, capitaneo del diveto delo destrecto nostro de Parma, volimo ch'el habia quel medesmo soldo, provisione, honoranze, emolumenti et utilitate che al tempo dela illustrissima memoria del signor nostro patre solevano havere gli altri capitanei de quel diveto. Et così vi commandimo che gli fazate le rasone et pagamenti soi, incomenzando a dì xxiiii de iunio proximo passato ch'el dicto miser Zohanne intrò in quello officio, non attenta alcuna discriptione facta, perché a noy consta quello miser Zohanne havere tenuto tucta la oportuna famiglia per quello officio et cossì se acontentiamo benissimo del servito suo. Volimo anchora che, facte havirete le sue rasone, scrivati al thesaurero nostro de Parma (1) in piena forma che gli responda del salario suo con integritade et celermente. Mediolani, ii novembris 1450.


(1)Identificato come Bartolomeo Folchini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 464).