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20. Francesco Sforza a Borso d'Este, al vescovo di Modena [Giacomo Antonio Della Torre] e Nicoḷ Pendagli sine data [1450 ottobre] sine loco

Francesco Sforza vuole che Borso d'Este creda a quanto riferitogli dal vescovo di Novara e da Sceva da Corte.

Domino Borsio, marchioni estensi.
Quod placeat credere relatibus reverendi in Christo patris domini episcopi Novariensis (1) et domini Sceve de Curte, ducalium oratorum.
Cichus.
Domino episcopo Mutinensi (2) et domino Nicolao Pendalie.
Littere credencialies in personam Sceve suprascripti.
Cichus.


(1) Si tratta del vescovo Bartolomeo Visconti (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 820).
(2) Si tratta del vescovo Giacomo Della Torre (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 758).