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201. Francesco Sforza al capitano della Martesana [Pietro Paolo Pontani da Spoleto] 1450 novembre 4 Milano

Francesco Sforza comanda al capitano della Martesana di decidersi a imporre a quelli di Bellusco di dare il dovuto a Piero da Brindisi, senza coinvolgere i massari delle Quattro Marie.

[ 41v] Capitaneo Martesane (1).
Per altre nostre te havemo scripto, ordinato et comandato che dovesse fare contribuire ad quilli homini del loco nostro de Belusco per la rata parte loro per la taxa sua a Piero da Brindeci, nostro provissionato et castellano dela torre de Corante (2), ma lo predicto Piero ha mandato qua da nuy dicando che li homini del dicto loco per la rata parte sua non gli voleno dare nė fare lo debito suo, de che alquanto ne maravigliamo che de questa cosa tu ne faci tante volte scrivere, che ne pare una volta te doveria bastare. Et pertanto, como per altre te havemo scripto, cosė per questa te dicemo et comandiamo che tu vogli fare che lo dicto Piero da Brindeci habia la taxa et dovere suo et provedere che cum effecto che quilli de Belusco et del'altri lochi fazano il debito loro verso dicto Piero, dummodo non siano li homini et massarii dele Quatromarie, qualli volemo et intendemo siano preservati exempti, como per l'altre te havemo scripto. Et de questo facto provedi per tal modo che nuy non habiamo pių tedio nė lamento et ch'el dicto Petro resti contento. Mediolani, die iiii novembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Pietro Paolo Pontani da Spoleto: la sua nomina e l'inizio della carica (1450 novembre 13) sono perō successivi alla missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 203).
(2) La carica e l'officiale non sono segnalati da SANTORO, Gli uffici.