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216. Francesco Sforza ai consoli, al comune e alla comunità di Vidigomerio 1450 novembre 5 Milano

Francesco Sforza ordina ai consoli, al comune e agli uomini di Vidigomerio di far sloggiare l'uomo d'arme che occupa la casa di Pietro da Servigliano.

Consulibus, comuni et hominibus terre nostre Vidigomerii.
Petrino da Servigliano ne dice che in la stantia et casa sua quale ha in quella terra vuy gli haveti allogiato uno homo d'arme cum li suoi famigli et, perché non è honesto né debito che, essendo dicto Petrino soldato et stando alli nostri servicii, che altri soldati nostri stagha in casa sua, volimo, visis presentibus, vui debiati removere et toglere via dela casa del dicto Petrino qualuncha persona se sia che vuy li havessi messo in casa et provedere ad quello tale home d'arme che sta in casa sua de altro commodo logiamento. Et in questo non fati replicatione alcuna, perché cossì è nostra intentione. Mediolani, v novembris 1450.
Cichus.