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245. Francesco Sforza al podestà e al referendario di Alessandria [Lancillotto Bossi] 1450 novembre 10 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e al referendario di Alessandria di fare avere a Benedetto Lanzavecchia quanto gli spetta, sollecitando in particolare il referendario.

Potestati (1) et referendario Alexandrie (2).
Non ha fino al presente dì Benedecto Lanzavegia, nostro homo d'arme, possuto conseguire li denari quali li sonno stati assignati sopra la subventione quale ne fa quella nostra communità. Et de questo se ne dole et fa gran lamenta et nuy non possiamo se non miravigliarce, perché l'è pur passato tanto tempo che facilmente se potiriano scodere li decti denari et satisfare ad esso Benedecto. Pertanto ve commectiamo de novo et volimo che vediate de satisfarli subito deli decti denari, quali intendimo che tu, referendario, facci scodere, come è tuo officio, perché non è conveniente ch'el dicto Benedecto, essendo de quella città, sia quello che le scoda. Et circa de ciò fa in modo che non ne habiamo più querela. Mediolani, x novembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Bartolomeo Porro: la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (entrambe 1450 novembre 20) sono tuttavia successive alla missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 528).
(2) Identificato come Lancillotto Bossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 530).