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261. Francesco Sforza a Manfredo Astolfi 1450 novembre 14 Milano

Francesco Sforza impone a Manfredo Astolfi, podestà di Casei Gerola, di non pretendere dal caposquadra ducale, Nicola Dalla Giarda, il pagamento della tassa dei cavalli.

Potestati Glorolarum (1).
S'è lamentato da nuy el strenuo Nicola dala Giarda, capo de squadra nostro, che lo volle artare et strengerlo a pagare et contribuire ala taxa deli cavalli, et cetera. Et perché non è de usanza né honesto che li homini d'arme, in quale terra voglia se ritrovano, debiano contribuire a simili carichi et anche attenduto ch'el predicto Nicola è tale che per le virtute sue gli portiamo singular affectione et amore, te scrivemo et volimo che non gli lasi fare molestia alcuna né lo lasi artare a pagare per dicta taxa de cavalli né per altro carrico qual fidesse imposto in quella terra, immo intendimo lo perservi libero et absolto dale dicte taxe et carrichi et graveze, considerato che è homo d'arme et nostro fidel servitore et merita essere da nuy ben tractato. Et circa ciò non aspecta altro da nuy. Mediolani, xiiii novembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Manfredo Astolfi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 347).