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265. Francesco Sforza ad Antonio Bernieri 1450 novembre 15 Milano

Francesco Sforza replica ad Antonio Bernieri, vescovo di Lodi, quanto già scritto perché si eleggesse al canonicato di Mullazzano Giovanni Bassano. All'indifferenza dei canonici per la scelta, ricorda che può ottenere quanto richiede per altra via.

[ 56v] Domino episcopo Laudensi (1).
Per altre nostre havimo scripto ala paternità vostra et ad l'archiprete et canonici de Mulazano confortandove vi piacesse ad nostra contemplatione elegere et operare se elegesse al canonicato de Mulazano, vacante per la morte per pre' Bassato de Glassate, prete Iohambassano, et pare non ne sia facto niente né voluto né voluto fare, che molto ne fa miravigliare ch'el nostro scrivere sia sì poco stimato et le nostre littere non habia effecto alcuno presso quelli canonici, come si non gli sapessemo provedere per altra via. Et perché scriviamo honestamente et humanamente, volemo pure essere obediti, avisandove che, bisognando, sapemo essere vescovo, abbate, canonico et prelato. Però confortiamo la vostra paternità gli piaza operare et con effecto che la dicta electione se faza senza bisogni li fazamo noy altramente provisione alcuna. Mediolani, xv novembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta del vescovo Antonio Bernieri (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 794).