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266. Francesco Sforza al referendario di Lodi 1450 novembre 15 Milano

Francesco Sforza dispone che il referendario di Lodi faccia saldare dalla comunità locale a Gracino Brachi le spese sostenute per un bastione, in modo che egli possa poi pagare il dazio della banca del podestà.

Refferendario Laude (1).
Dillecte noster, Gracino da Brachi, citadino de quela nostra cità, dice essere debitore dela Camera nostra de certi dinari per lo dacio dela bancha del podestà (1) lì et contra dice esser creditore per spexe facte ad uno bastiono, come pare per una lista quale debbe essere presso de ti. Volendoli aduncha compiacere et intendendo che le spexe del dicto bastiono pertengono a quella comunità, te comettiamo et volemo provedi che per essa comunità gli sia satisfacto de quello debbe havere per la dicta casone, accioché luy etiandio possa satisfare alla Camera nostra del dacio predicto. Data Mediolani, die xv novembris MCCCL.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 392, dal 1451 gennaio 1 con Galeazzo Zerbi).
(2) Identificato come Nicola Giorgi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 389).