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272. Francesco Sforza a Giovanni Boldizzoni 1450 novembre 17 Milano

Francesco Sforza fa presente a Giovanni Boldizzoni che è contento di ricevere sia lui sia l'ebreo Mano, purché non provengano da luogo infetto da peste.

Iohanni de Boldicionibus.
Havemo inteso quanto tu hay facto cum Mano ebreo e il parere tuo de farlo venire qua, siché ne par seguire quanto tu ne scrivi. Siamo contenti ch'el venga e tu ancora, ma ben te carichiamo che habi bona consideracione nel venire, se tu over lui fose stato in loco mal neto dala peste. Et de questo te carichiamo. E non siando stato in loco mal neto, quamvisdio siati stati a Pavia, siamo contenti che vegnati. Et cusì scrivemo ad esso Mano. Mediolani, xvii novembris 1450.
Cichus.