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273. Francesco Sforza agli officiali dei dazi di Lacchiarella 1450 novembre 17 Milano

Francesco Sforza deplora i dazieri delle imbottature, del vino e delle biade di Lacchiarella che abbiano tentato di tassare le vettovaglie della rocchetta locale data all'ebreo Mano. Non spetta loro.

Daciariis imbotaturarum, vini et bladorum terre Clarelle.
Sentimo che haveti tentato de volere imbotare le victualie che sono in la nostra rocheta de Clarella, la qual per certo nostro respecto havemo data in guardia ad Mano, ebreo, del che ne maravigliamo, perché non è honesto né ragionevele che le victualie che se [ 58r] meteno nelle fortece per municione se debiano imbotare. Pertanto non volemo che a dicto Mano date impazo alcuno per cagione del'imbotate né volimo che vuy ve impazati dele municione dele nostre forteze, quanto per imbotarle, perché non è usanza. Mediolani, die xvii novembris 1450.
Cichus.