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276. Francesco Sforza a Rainaldo Testagrossa 1450 novembre 17 Milano

Francesco Sforza ordina a Rainaldo Testagrossa, capitano del divieto di Alessandria, di liberare Giuliano Melanzana e Lorenzino Trotti, perché è informato che hanno fornito garanzia. In caso contrario gliela faccia dare e poi li rilasci.

Capitaneo devetus Alexandrie (1).
Più volte per più nostre littere te havemo scripto dovessi liberare et relaxare Iuliano Malanzana et Laurencino Trotto, figliolo de Bartholomeo, dela terra nostra dal Castellazo, qual hay sostenuti nele mano tue. El che, como intendemo per lamenta del dicto Bartholomeo, fin a qui non l'hay facto, n'el vuy fare, del che, maxime havendo dato segurtate, ne maravigliamo asay. Pertanto volemo et te comandamo che, recevuta la presente, li debbi senza exceptione alcuna liberare et relaxare, intendendo perhò havendo loro dato segurtate. Et non havendola dato, volimo glila faci dare e sufficiente et poy, como è predicto, gli relaxi. Mediolani, xvii novembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Rainaldo Testagrossa (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 540).