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290. Francesco Sforza ad Antonio e Ambrogio Isacchi 1450 novembre 17 Milano

Francesco Sforza vuole che Antonio e Ambrogio Isacchi si impegnino perché al più presto siano pagati i 1000 ducati d'oro che il duca ha assegnato al Consiglio Segreto e quelli di Monte di Brianza hanno convenuto di dare in luogo del dazio dell'imbottato.

[ 62r] Antonio et Ambrosio, dicto Ysacho, de Ysachis.
Vuy sapeti como, havendo nuy grande resguardo et compassione ale dure condicione hanno hauto per el passato quelli nostri homini del Monte de Brianza et molto più ala sincera fede et devocione de vuy tuti, gli havemo facto la composicione per tuti li dacii d'imbotate di questo anno, pagando mille ducati d'oro, i quali noy havemo assignati al nostro Consilio secreto, del che vuy siti apieno informato, perché vuy stessi site stato a concludere la cosa et haveti promesso al nome de quello comune del Monte de Brianza, dal quale haveti pieno mandato, di pagare li dicti denari. Essendo aduncha adesso il termino che se denne pagare l'imbotati, di qual natura sono questi mille ducati, volemo che faciate cum effecto questi denari se recuprano et siano pagati et numerati per quelli a chi specta, secondo el compartito fatto fra vuy, rimosta ogni exceptione et dilactione, certificandove che ve seranno facte tute le vostre confessione et scripture expediente. Et anche quanto più presto ne numerati li dicti denari, tanto più ne compiacerite. Data Mediolani, xvii novembris 1450.
Cichus.