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310. Francesco Sforza ad Ambrogio Crivelli, al comune e alla comunità di Varese 1450 novembre 21 Milano

Francesco Sforza vuole che Ambrogio Crivelli, podestà di Varese, e il comune e la comunità della stessa città aiutino il famiglio ducale Mambrino, mandato a riscuotere i soldi per la gente d'arme sistemata in quel vicariato.

Potestati (1), comuni et hominibus Varisii.
Per certa imposta facta a quella comunità et homini del vicariato de certi denari quali se devono dare ale nostre gente d'arme lozate in quelle parte mandiamo lì Mambrino, nostro famiglio, con commissione de scodere li decti denari. Pertanto ve commectiamo et volimo che al dicto Mambrino circa la exactione de dicti denari dagati ogni favore expediente, aciò li possa distribuire ale zente d'arme, secondo ha commissione da noy, et esse se possano levare subito da quelle parte. Et circa quello referirà dicto Mambrino circa questa materia vogliateli credere come a noy proprii. Data Mediolani, die xxi novembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Ambrogio Crivelli (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 218).