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323. Francesco Sforza a Giorgio Annoni 1450 novembre 21 Milano

Francesco Sforza risponde a Giorgio Annoni riguardo a vari temi.

Georgio suprascripto (1).
Havemo recevuti tue più littere continente più cose, dele quale tutte restiamo avisati. Et comprehendo il processo hay facto in quelle cose delà, dele quale havevi da noy commissione, restiamo molto contenti et te ne commendiamo, ma per chiaritade de quelle cose che domande, et prima alla parte del capitaneo et referendario da essere refremati, dicemo che del dicto capitaneo pigliemo ogni fede et securtade: et cognoscendo noy in esso singulare virtude et integra et tale fede et devocione verse de noy et il stato che non solum quella nostra fortezza, ma la persona e l'anima gli committeressimo, siammo contenti che luy resti lì a nostro bempiacere et attenda bene alla guardia d'essa nostra citadella et el simile dicemo del referendario. Et cussì gli dirà per parte nostra. De habicione del castello ristiamo molto contenti et laudiamo li modi ha observati et restiamo etiam contenti de quelli hay deputati per guardia, avisandote che presto gli manderemo uno castelano quale [ 68v] serà idonea et sufficiente persona. De Gandolfo et Lanzilotto, che habeno tolto la fidelità delli homini da Vigozolo, multo me piaze. Siamo contenti che tu mandi qua ad noy quello Alesio da Bertagnia, bombardero, perché gli faremo dele cose che gli piacerano. Siamo etiamdio contenti che tu concedi licentia ad Paris de Ceresara che venga da noy. Alla parte de mandare una persona idonea et sufficiente che veda le ragione dele cose che appartengono alla Camera nostra, te avixamo che gli Magistrati delle intrate nostre hanno ordinato de mandargli persona sufficientissima che veda il tutto. Alla parte deli vestimenti de messer Zohanne Francisco, locotenente (2), volimo, como per altre nostre ozi te havemo scripto, che tu gli restituisse ogni cosa integramente, ita che cosa veruna non gli mancha. Alla parte del texaurero, li Magistri delle intracte nostre provederano de quello serà meglio per la Camera nostra: isto autem interim digli ch'el proceda a fare diligenter il suo officio. Alla parte delli officiali quali domandeno le loro paghe et parendoce ragionevole cosa, siamo contenti che gli faci dare la paga de questo meso. Ceterum volemo che ce mandi in scripto tutte le monicione che se trovano in quelle nostre forteze. Ulterius te mandiamo le allegate littere dirretive al capitaneo della citadella et alli castelani per parte de messer Carolo (3) per la restitucione de quelle forteze. Siché, non obstante quanto ne hay scripto, fagele pure presentare. Data Mediolani, die xxi novembris MCCCCL.
Cichus.


(1) Si tratta di Giorgio Annoni.
(2) Si tratta di Giovanni Francesco Ubertini (la persona non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).
(3) Carlo Gonzaga.