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324. Francesco Sforza a Santino da Riva 1450 novembre 23 Milano

Francesco Sforza vuole che il conestabile Santino da Riva oltre a vigilare cerchi di prendere coloro che portano biade fuori dall'alessandrino. Il trombettiere che ha rubato a Santino il cavallo e altre cose rimanga in custodia finché non gli renderà tutto.

[ 69r] Santino de Rippa, connestabili.
Havemo intexo quanto per vostra parte ne hay refferito frate Laurenzo Grapano et delle biave che se conducone fuora del nostro territorio de Alexandria, et cetera. Ad che ve respondo regraciandove dello adviso ne haveti facto. Et perché deliberamo de provedegli in ogni modo, ve pregiamo et carriccamo che vogliate stare attento et solicito. Et quanti ne poreti havere in le mano de questi frosatori, gli vogliate tutti pigliare et tenergli in destretto, per modo che non se posseno fugire. Et pregamove per vostre littere ne vogliate advisarne del nome de tutti quelli haveriti pigliati, perché poy ve advisaremo de nostra intencione de quello haveriti ad exequire contra li predicti froxatori. Bem volemo che non ne debiate disponere né fare altro senza nostra licentia et consentimento, perché sonno nostri homini, advisandove che ne farite cosa multo grata et accepta. Del cavallo et altre cose che ve ha portato via el vostro trombetta ve advisamo como havemo ordinato: che lo dicto trombetta sia destenuto et non sia lassato fimché non ha restituito ogni cosa del vostro integramente. Et de questo et de ogni altra cosa sempre ne sforzaremo fare cosa ad voy grata et accepta. Data Mediolani, die xxiii novembris MCCCCL.
Iohannes de Ulesis.