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329. Francesco Sforza a Luchina Dal Verme 1450 novembre 23 Milano

Francesco Sforza chiede a Luchina Dal Verme di non spostare da dove si trovano i compagni di Taddeo Dal Verme e di smettere da ogni minaccia.

Domine Luchine de Verme.
Perché lo spectabile Thadeo (1) se grava et dole con nuy che li soy compagni sono cazati deli allozamenti loro de val Pecorara, Zavatello et Romagnese, et menazatoli de amazarli, per la qual cosa ne miravigliamo, se cossì è. Pertanto voglia la magnificientia vostra lassarli stare in li soi lozamenti et che siano proveduti como è stato per lo passato et ordinare che li homini de quelli luochi non se vogliano deshonestare et minazare, per evitare ogni errore. Mediolani, xxiii novembris 1450.
Iohannes de Ulesis.


(1) Si tratta di Taddeo Dal Verme.