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376. Francesco Sforza al podestà di Melzo 1450 novembre 28 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Melzo che la gente di quel vicariato non abbia carico di cavalli superiore agli animali vivi ivi sistemati.

Potestati Melzii (1).
Perché li agenti per quello vicariato nostro de Melzio ne hanno facto lamenta che pagino più tassa per più cavalli che non gli sonno vivi alozati in quello et nuy havimo essa cosa molto a dispiacere, te commectiamo et volimo che non fasi artare nì lassi artare l'homini del dicto vicariato ad pagare taxa alcuna, nisi tantum per quelli cavalli che se retrovano vivi allozati in quello. Dela qual cosa volimo ne prendi caricho, perché non è nostra intentione che essi homini nostri siano in tal modo oltragiati. Mediolani, xxviii novembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Aimo Marliani: la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (rispettivamente 1450 dicembre 1 e 1450 dicembre 10) sono tuttavia successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).