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379. Francesco Sforza a Villano da Gualdo, Bernabò de Pozzo e Zampone da Nogarolo 1450 novembre 28 Milano

Francesco Sforza scrive a Villano da Gualdo, castellano e commissario di Cassano d'Adda, Bernabò de Pozzo e Zampone da Nogarolo, provisionati di Cassano d'Adda, dicendo a Villano di trattenere in prigione il provvisionato ducale Calabrese, rinchiuso per furto da Zampone, e si cerchi di pigliare tutti gli altri.

Villano de Gualdo, castellano et commissario Cassani, et Bernabovi de Puteo de Alexandria necnon Zampono de Nugarolo, provisionatis Cassani, et cetera.
Havemo veduto et intexo quanto tu, Villano, ne hay scripto del Calabrese, nostro provisionato, che Zampono ha facto metere in presone perché l'havea furato, et cetera. Ad che ve respondemo che vuy non lo debiate liberare né relassare per niente senza nostra lettera et licentia in scriptis, ymmo volemo et commandamo che debbia destenere et pigliare tutti quelli altri che tu, Villano, ne hay scripto et cussì deli altri anchora, possendo vuy sappere del certo che habianno robbato. Data Mediolani, xxviii novembris 1450.
Iohannes.