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39. Francesco Sforza a Giovanni da Monferrato 1450 ottobre 10 Milano

Francesco Sforza informa Giovanni da Monferrato che gli manderà Domenico Inviziati con duecento ducati da dare a Menabruza per la liberazione di Gamalero.

[ 8r] Domino Iohanni, marchioni Montisferrati, et cetera.
Nuy credevamo che zà più tempo passato Menabruza havesse relassato Gamalero, perché la signoria vostra zà più dì ne ha scripto che quanto per essa haveva facto quello era da fare et ch'el stava a miser l'abato da Sancto Ambroxio (1) a dare li ducenti ducati al dicto Menabruza, lo quale statem et senza altra dificultà lo relassaria. Mò de novo habiamo intexo ch'el prefacto Menabruza non l'ha anchora relassato. Pertanto mandiamo dala signoria vostra Domenico Iviciato, dilecto nostro, che darà li dicti ducenti ducati a Menabruza. Siché pregamo la signoria vostra che li piaza per la oservatione dele cose convenute fra la signoria vostra, lo signore Guliermo et nuy (2), de mandare o scrivere al dicto Menabruza per tal modo ch'el consigna Gamalero al dicto Domenico Inviciato, prometendove de fare che esso Menabruza non haverà may improperatione veruna dal dicto miser l'abato per cosa habiano habuto a fare insiemo per questo, perché nuy faremo stare contento lo prefacto miser l'abato. Et piazave de provedere in forma ch'el non se habia più casone de scrivere né de mandare per questa facenda. Data Mediolani, die x octobris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta dell'abate Biagio Ghilini (cfr. TAGLIABUE, Cronotassi degli abati di Sant'Ambrogio, pp. 340-341).
(2) Guglielmo da Monferrato.