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401. Giovanni Mauruzzi da Tolentino a Francesco Sforza 1450 novembre 8 Cremona

Giovanni da Tolentino comunica a Francesco Sforza la partenza di Bevilacqua da Verona diretto da lui per avere disposizioni per un'ordinata sistemazione di uomini e cavalli, ora alloggiati alla meno peggio. Informa che Mazaferrata e Scalabrino andranno con dieci uomini nel parmense per unirsi ad Alessandro Sforza. Fornisce infine un elenco di coloro che si porteranno a Cassano d'Adda al posto di quelli che se ne fuggirono dopo aver preso 6 fiorini per due mesi.

Domino duci Mediolani, et cetera.
Illustrissime princeps et excellentissime domine domine mi singularissime, de qui se parte Bivilaqua (1) per venire dala signoria vostra, dal qual più chiaramente intenderà la conducta de cavalli e boche ha menato di qua. Ali quali, como per altre ho scripto, prego la signoria vostra se digna de provedere quanto habia ad observare circa el suo allogiare, perché, allogiandoli nelo modo che fanno, così inordinatamente, non iè si non cum disconzo e incomodo deli lochi dove allogiano o suo. Siché prego la signoria vostra se digni avisarme de ciò ho a fare, avisandovi che li ho allogiato a Sunio, Tidolo, Porto, Gambino, Stratoncoli, Stagno e Insula de Piscaroli. Ceterum ho dato ordine che martedì sira Mazaferrata e Scalabrino cum alcuni di mei compagni, che sarano fin a dece homini d'arme, vegnarano allogiare in quello de Casalmaiore et poy passarano Po per andare in parmesana dal signore messer Alexandro, qualli obedirano in ciò gli comandarà. Proterea se partono l'infrascripti per andare a Casano, in loco de quelli se fugirano, pagati per dui messi a fiorini iiii el mese per homo, deli qualli trenta fiorini ho facto retrahere da quilli se fugirano, lo resto che son xxvi, dal Thexaurero del'intrate dela signoria vostra. Et se più ne vole, se ne mandi. Aspecto aviso dala signoria vostra. Cremone, viii novembris 1450.
Iohannes de Tollentino.
Fanti mandati a Casano (a):
Iacobino da Vo,
Silvestro da Regio,
Giovani da Rovidi,
Antonio dala Crotta,
Simon da Cremona,
Gulielmo di Maffi,
Giovane Schiavo.