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427. Francesco Sforza a Villano da Gualdo, Bartolomeo da Cremona e Zampone da Nogarolo 1450 dicembre 3 Milano

Francesco Sforza scrive a Villano da Gualdo, castellano di Cassano d'Adda, a Bartolomeo da Cremona e Zampono. Al primo, che gli ha fatto parola di furti agli uomini sforzeschi, dà assicurazione che sarà lì subito. Ringrazia poi gli altri due per quanto gli hanno segnalato.

(a) Villano de Gualdo, castelano Cassani, Bartolomeo de Cremona et Zampono (1), et cetera.
Havemo recevuto certe vostre littere et inteso quello ne scrivi tu, Villano, delle robarie quale fanno quelle zente alli homini nostri. Non dicemo altro, perché saremo lì subito et provederemo al tutto. Le novelle che vuy, Bartolomeo et Zampono, ne scriviti havemo inteso et ve ne commediamo. Data Mediolani, die tertio decembris 1450.
Iohannes.


(a) domino cardinali Beniventano depennato precede Villano.

(1) Si tratta di Zampone da Nogarolo.