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439. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1450 dicembre 4 Milano

Francesco Sforza si meraviglia che il capitano di Casteggio non abbia reagito contro gli uomini di Colella da Napoli che hanno maltrattato i suoi famigli: li prenda e metta in prigione.

Capitaneo Clastigii (1).
Havimo inteso quanto per le tue littere ne hay scripto del'excesso commisso per quelli de Colella da Napoli contro li tuoi famigli, per lo quale scrivi non hay facto altra demostratione, et cetera. Al che respondendo, te dicemo che maravigliamose de ti che non habi facto demostratione et punitione condigna. Et perché simili acti et excessi ne sonno molto exossi et non intendimo comportarli, volimo vedi modo per ogni modo de havere nele mano toi dicti malefactori et havendoli metterarli ala prisone. Et non li relassare perfin non te scrivemo altro. Mediolani, iiii decembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Giovanni da Gavirano: la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (entrambi 1451 gennaio 1) sono però successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 343).