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465. Francesco Sforza al comune di Pontecurone 1450 dicembre 8 Milano

Francesco Sforza risponde al comune di Pontecurone di aver fatto sapere ai loro inviati Giovanni Giacomo da Catani e Giannantonio da Merlasino che se gli uomini del luogo hanno dato qualcosa al di là del dovuto lo facciano pagare alla gente di Carlo Gonzaga.

[ 96v] Comuni Pontiscuroni.
Havemo inteso quanto ne hanno referito li dilecti nostri Zohanne Iacomo da Catani et Zohanneantonio da Merlasino, vostri mandati, socto vostre littere credenciale, delle spese facte ad quelle gente del signor messer Carlo (1), delle quale adimandati essere satisfacto, et cetera. Dicemo che nostra intencione è che, se li soldati hanno havuti cosa alcuna da quella comunità o da spectiale persona, che debbiano pagare siando dovere che paghino. Et per lo havenire vogliati provedere alle gente haverite, zoè ad rasone de stara doy milanese de formento per bocha et strammo et feno per li cavalli abastanza, perché cussì è l'ordine nostro. Ex Mediolano, viii decembris 1450.
Iohannes de Ulesis.


(1) Si tratta di Carlo Gonzaga.