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495. Francesco Sforza al camerario pontificio, ad Astorgio Agnesi, a Giovanni Le Jeun, a Domenico Capranica, a Prospero Colonna, a Latino Orsini, al vicecamerario pontificio e a Giovanni da Rieti 1450 dicembre 14 Lodi

Copia di lettera inviata da Francesco Sforza a una serie di prelati.

Reverendissime, et cetera, Nicodemo, nostro cancellero (1), è tornato ad nuy et dictone assay dela bona et perfecta dispositione dela reverenda signoria vostra verso noy, dela quale però eravamo certi. Pur, quanto più sapemo et possemo, ne regratiamo essa vostra signoria, ali commandi et piaceri dela quale sempre serimo promptissimi, como più adpieno essa vostra signoria intendirà dal dicto Nicodemo, quale remandiamo là per questo et per altro, como da luy senterite. Al quale in tucto quello vi dirà per nostra parte vi pregamo credati et dagati fede quanto ad noy proprii. Iterum ne recommandamo ala signoria vostra. Data Laude, ut supra.

In simili forma scriptum fuit infrascriptis cardinalibus, et cetera:
domino camerario,
domino Beniventano (2),
domino Morinensi (3),
domino Firmano (4),
domino Columne (5),
domino de Ursinis (6),
domino vicecamerario,
domino Iohanni de Reate, apostolico prothonotario.


(1) Si tratta di Nicodemo Tranchedini da Pontremoli.
(2) Si tratta del cardinale Astorgio Agnesi (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 672).
(3) Si tratta del cardinale Giovanni Le Jeun (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 521).
(4) Si tratta del cardinale Domenico Capranica (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 693).
(5) Si tratta del cardinale Prospero Colonna.
(6) Si tratta del cardinale Latino Orsini.