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498. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1450 dicembre 13 Lodi

Francesco Sforza dice al luogotenente di Piacenza di acconsentire che rimanga in quell'ufficio sino al prossimo febbraio 1451, poi faccia le consegne di tutto a Benedetto, fratello di Sceva de Curte, nuovo titolare della luogotenenza.

[ 104v] Locumtenenti Placencie.
Volendo compiacere ala vostra richesta ne fati per vostre littere de restare in quello vostro officio dove seti de presente per vostro bene et aconcio fin a calende de febraro del'anno proximo avenire mccccli, de bona voglia siamo contenti che restiati nel dicto vostro officio fin a calende febraro predicto, como rechedeti. Ma perché mandiamo lo egregio doctore misser Sceva de Corte, al quale, como già per altre nostre littere seti avisato, havimo concesso quello vostro officio ultra i monti per nostri servicii, volimo debiati, al dicto tempo de calende de febraro proximo avenire del'anno mccccli, nel vostro partire consignare a Benedicto de Corte, fratello del prefacto misser Sceva et suo locotenente et substituto, quelle nostre forteze et omni cosa li sarà del nostro et così le grane d'esse, et lo mettati senza excepcione alcuna al'integra possessione del dicto vostro officio in quello modo e forma che l'haviti vui. El qual Benedicto supplirà in loco del dicto misser Sceva ale cose occurente opportunamente. Laude, xiii decembris 1450. Duplicata.
Cichus.