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54. Francesco Sforza al Consiglio cismontano sabaudo 1450 ottobre 12 Milano

Francesco Sforza assicura i membri del Consiglio cismontano sabaudo che farà restituire tutto quanto è elencato nella nota dei danni da loro consegnata. Per il futuro, capitando episodi del genere, li avverte di avvisare il commissario di Alessandria e il podestà di Novara, che hanno pieno potere di intervento.

[ 13r] Magnificis amicis nostris carissimis dominis de ducali Consilio sabaudiensi citra montes.
Havemo recevuta vostra littera cum la inclusa lista deli danni facti per le gente nostre ali subditi delo illustre signor duca de Savoya. Dicemo che a nuy è stato molto molesto et per una volta non haviressemo possuto sentir cosa che più ne fusse dispiacuta de questa, considerato ch'ella è proceduta contra ogni nostro ordine et comandamento. Il perché vi avisamo, come havemo scripto et ordinato, che tucte le cose che contene la dicta lista seranno restituite et da qui inanze non haviranno a sequire più simili errori et inconvenienti, perch'è nostra intentione de ben vivere et vicinare cum lo illustrissimo signor duca de Savoya, rendendone certi che simile intentione debia essere dela illustrissima signoria sua verso noy et li subditi nostri. Mediolani, xii octobris 1450.
Cichus.
Preterea, se da qui inanzi accadesse che per li nostri fusse facto danno né rencrescimento alcuno a quelli del'illustrissimo signor duca de Savoya, avisatine el nostro commissario de Alexandria (1) et lo potestà de Novara (2), li quali hanno da noi piena et ampla commissione de provedere a tucte queste cose et de corregere li errori. Data ut supra.


(1) Identificato come Liberio Bonarelli da Ancona (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 527).
(2) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).