Registro n. 3 precedente | 575 di 801 | successivo

575. Francesco Sforza a Gaspare de Tudeto, a Boccaccino Alemanni, al cardinale Bolognese, a Marco e a Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1450 dicembre 19 Lodi

Francesco Sforza ordina a Gaspare de Tudeto di dare al figlio del defunto Franceschino da Lorenzano la roba lasciata a Esio, ove risulta che detta roba è stata presa con un bollettino fatto in nome del duca e segnato Gaspare. Se non l'avesse presa, Gaspare ne dia notizia agli ufficiali di Esio.

[ 119v] Gaspari de Tudeto.
Essendo andato il figliolo del quondam Franceschino da Lorenzano, nostro cancellero, a Esio per havere certa robba lassata per dicto suo patre là, ha trovato essa robba essere levata da coluy che l'haveva in cura, cum uno bollettino fatto in nome nostro, signato Gaspar del quale nuy non sapiamo niente né havimo havuto dicta robba; ma esso bollettino dè esser facto fictamente. Et benché per alcuno modo non poteressemo credere che vuy havissativo havuta la dicta robba, non dimancho, per satisfactione nostra, ve scrivemo che, se l'haveti havuta, ve piacia restituirla al dicto suo figliolo, exhibitore dele presente. Et se pur non l'havestivo havuta, ve pregamo vogliati scrivere alli officiali de Esio, certificandoli che non haveti havuta dicta robba, adciò ch'el figliolo del prenominato Francischino la possa rehavere da coluy che l'haveva in cura sua, quale monstra tale bollettino facto fictamente. In la quale cosa faretine piacere assay. Data Laude, die xviiii decembris 1450.
Scriptum fuit in simili continentia domino Bochazino de Alamanis, cardinali Bononiensis, legato Marchi et Nicodemo de Pontremulo. Data ut supra.