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59. Francesco Sforza al Regolatore e ai Maestri delle entrate 1450 ottobre 13 Milano

Francesco Sforza vuole che dal Regolatore e dai Maestri delle entrate sia conservata l'esenzione dall'imbottato del vino, del fieno e biade allo squadrero e agli uomini d'arme elencati.

Regulatori et Magistris intratarum nostrarum.
Li infrascripti nostri squadreri et homini d'armi, quali hanno sue possessione et beni in Lomellina, dapoy che nuy havemo Pavia in qua, sempre sonno stati preservati exempti del'imbotato del vino, feno et biave. Et cossì dicano essere stati preservati al tempo dela felice memoria del'illustrissimo quondam signore duca passato. Et perché nostra intentione non è che siano pezo tractati del'usato, ve commetiamo et volimo che etiandio in l'avenire li fatiati preservare deli dicti imbotati, ordinando et scrivendo ad Pavia et dove sarà de bisogno perché così se faza. Data Mediolani, xiii octobris 1450.
Eorum nomina sunt hec:
Bartholomeus, squadrerius, et frater ex comitibus Albonexii;
Ferramuscha de Mandorino;
Gregorius de Cerreto;
Antonius et frater de Sancto Nazario;
Buratus de Caravazio;
Perrinetus Bergognonus;
Colladulcis et Donatus de Romagnano, habitatores Durne.