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594. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1450 dicembre 21 Lodi

Francesco Sforza comanda a Giovanni Mauruzzi da Tolentino di riportare in casa del cancelliere Giovanni Ulesi la moglie del figlio Ercole che Pietro da Stavoli, sedottola, ha portato presso di sé. Se pietro può dimostrare che non è moglie di Ercole, lo faccia "con la via della rasone".

[ 123r] Domino Iohanni de Tolentino.
Havemo sentito, et cum summa dispicentia, che de casa de ser Zohanne de Ulesi, nostro canzellero, è stata subduta Ursina, mogliere de Hercules suo figliolo, et reduta in casa de uno Petro di Stavoli, il qual con arte fa che la dicta Ursina dice non è mogliere, nì pò essere del dicto Hercule, et cetera. Per la qual cosa ve scrivemo et volemo servati modo, perché cossì ne para ch'el l'honestà e debito, vogliamo che la dicta Ursina sia reducta et ritornata in casa del dicto Iohanne, nostro canzellero, como era prima, et poy, se Petro da Stavoli ha rasone alcuna perché ella non sia mogliere del dicto Hercule, ne pare che con la via della rasone la debbia chiedere et non andare sub subducendo, che non è modo, né costume da homo da bene, nì cosa conveniente alla rasone, né etiamdio alla honestate. Et in questo ve stringemo et agravamo servati tutti quelli modi vi parano convenienti, per forma ch'el che dicto ser Zohanne, canzellero nostro, dignamente non se possa querelare. Laude, 21 decembris 1450.
Cichus.