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61. Francesco Sforza a Giacomo Antonio Marcello 1450 ottobre 13 Milano

Francesco Sforza scrive a Giacomo Antonio Marcello, provveditore di Crema, che il ricorrente Giovanni da Crema può inviare presso il duca un uomo, perché, se dovuta, sarà fatta giustizia contro Stefanino Visconti.

Iacobo Antonio Marcello, provisori Creme.
Havemo recevuta la vostra littera et inteso quanto ne scriveti del facto de Stefanino Vesconte, et cetera. Dicemo che sempre nuy voressemo che li nostri homeni et subditi potesseno stare et venire sotto el vostro iudicio et parere, perché siamo certi non gli saria facto altro che rasone et iusticia, ma, perché non se metta questo per una usanza per li altri vostri precessori che li homini et subditi nostri delle cose che sonno suso lo terreno nostro vegnano a stare a rasone del canto de là, per questa casone non ne pare conveniente né iusto che lo dicto Stefanino vegna a stare a rasone là, ma vuy posseti dire ad Zohanne da Crema che mandi qua da nuy uno deli suoi a deffendere la sua rasone, perché nuy gli faremo ministrare rasone summaria et expedita contro dicto Steffanino, havendo lui la rasone dal canto suo, e como è facto ad tuti l'altri dal canto de là, che vengono ad stare a rasone qua, che gli è facta rasone summaria. Et questo, como havemo dicto, non lo facemo per vuy, perché sapeti che sempre nuy voressemo che vui ministrassi rasone ali homini et subditi nostri et che stessero al vostro iudicio, ma solummodo perché questo non se convertisca in una usanza. Mediolani, xiii octobris 1450.
Cichus.