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614. Francesco Sforza a Giovanni Cristiano e al vicario del vicariato di Serona 1451 gennaio 9 Milano

Francesco Sforza scrive a Giovanni Cristiano, capitano di Melegnano, che non vuole vi siano esenti dalla tassa dei cavalli ad eccezione di quelli i quali neli tempi passati non fossero usi pagare.

[ 127r] Iohanni Christiano, capitaneo Melegnani.
Non intendendo nuy che alcuni siano preservati exempti dele taxe deli cavalli, immo volendo che ciaschaduno, cossì exempto come non exempto, debia contribuire et pagare per la rata sua adciò che li carichi se portino equalmente et comunamente, te commettiamo et volimo che deli ditte taxe non debbi preservare exempto alcuno supposito alla iurisdictione tua, et sia chi se voglia, immo lo astringiray alla contributione de quelle per la rata sua, avendo però tu advertentia alli citadini et altri, quali neli tempi passati non fossero usi pagare, perché quelli non volimo siano artati a cosa nova et inusitata. Mediolani, die viiii ianuarii 1451.
Cichus.
Scriptum fuit in simili forma vicario vicariatus Seroni. Data ut supra.
Cichus.