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651. Francesco Sforza ad Aimo Marliani 1451 gennaio 22 Lodi

Francesco Sforza vuole che Aimo Marliani costringa gli eventuali renitenti a dare carri per i lavori di Cassano: ciò faccia senza mandare fanti et sacomani ad robbare come fece a Pioltello.

Aymo de Marliano.
Respondendo ala toa littera continente del facto dele carra che tu devi mandare al lavorerio da Cassano, et cetera, dicemo che tu te vogli sforzare per ogni modo de mandare dicte carre a Cassano, segondo per altre nostre te havimo scripto. Et, se alcuno comune se monstrasse retrogredo et inobediente, volimo gli debbi condennare et metergli paura, adciò habiano casone de fare lo dovere et essere obediente. Et non gli mandare li fanti et sacomani ad robbare, tu hai facto a Pioltello, delo qualle excesso ne dispiace grandemente. Et volimo, et cossì per questa te comandiamo, che in que sto facto debbi procedere et fare quanto vole rasone et iusticia, perché nostra intencione è che rasone et iusticia se faza a ciascuna persona et sia che se voglia. Laude, xxii ianuarii 1451.
Cichus.