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67. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1450 ottobre 15 Milano

Francesco Sforza ricorda a Gracino da Pescarolo che a richiesta ducale di denari Angelo Simonetta si era detto disposto di cedere la paga di settembre, che Gracino doveva portare a mille ducati. Constatata la mancata risposta di Gracino, gli impone di fargli avere entro due giorni il contributo richiesto tramite Filippo da Ancona.

[ 15v] Gracino de Piscarolo.
Per altra nostra te scripsemo como per alcuni nostri bisogni havemo richiesto ad Angelo Simonetta, nostro secretario, ne voglia subvenire de alcuni denari et come luy liberamente ne ha proferta la paga alluy facta dela assignatione sopra li datii de quella nostra città del mese de septembre proximo passato et che tu volisse sollicitare per ogni modo e via de rescotere prestissimo dicti denari et ultra ciò, per qualuncha modo meglio te passe, provedere de supplire fine alla summa de mille ducati, et mai non havimo havuta resposta alcuna, del che molto ne miravigliamo. Pertanto de novo te replicamo e commandiamo che, subito recevuta la presente, vogli tenere modo de rescotere li decti denari dela dicta assignatione et supplire del resto per ogni via del mundo fine alla summa de mille ducati, come havimo decto de sopra, non manchando in ciò, per quanto hai cara la gratia nostra, che al più longo termino fra dui dì habiamo dicti mille ducati, li quali volimo fazi numerare al portatore dela presente, chiamato Filippo de Anchona. Mediolani, xv octobris 1450.
Cichus.