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679. Francesco Sforza al podestà di Pavia o al suo vicario 1451 gennaio 26 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Pavia o il suo vicario facciano in modo che il suo trombettiere Garavello possa conseguire certa sua robba et denari di dote de sua mogliere.

[ 141r] Potestati Papie aut eius vicario.
Vene lì el Garavello, nostro trombetta, exhibitore dela presente, per conseguire certa sua robba et denari di dote de sua mogliere, come da luy pienamente intenderai. Pertanto te commetiamo et volimo che, primo, intesa la sua domanda, debbi administrare rasone summaria et expedita, senza litigio alcuno, astrengendo quelli che trovaray esser suoy veri debitori per omnia iuris remedia a satisfarli et fargli integramente el suo debito pagamento prestissimo, siché presto possa retornare da nuy ali nostri servitii. Et questo non manchi per cosa alcuna, facendo però rasone ale parte, siché non habiano casone de lamentarsi de iniustitia. Laude, die xxvi ianuarii 1451.
Iohannes.