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704. Francesco Sforza a Pietro da Lonate 1451 gennaio 29 Lodi

Francesco Sforza si compiace con Pietro da Lonate per la sua guarigione. Non può assegnarli uffici perché già tutti posti all'incanto. Lo assicura che occorrendo si ricorderà di lui, sicché parerà ad ogniuno che tu ne sii accepto.

[ 149r] Petro de Lonate.
Nuy havemo recevuto la tua littera et inteso quello ne scrivi et havemo veduta la littera de Inocente Cotta, qual te scrive. Ad che non dicemo altro, perché havimo al dicto Inocente resposto ad tutto ad pieno, como vederay per la copia inclusa. Prepterea havemo veduto quello ne scrivi del facto tuo, et cetera, te dicemo che del male tuo ne recresse et dole et piacene sii restituito in pristina convalesentia. Ad che non te possemo altramente respondere perché, como tu say, tutti li officii nostri sonno incantati, ma, accadendone il bisogno, noy prendiremo fidutia de ti et opperarimote nelle cose nostre per modo parerà ad ogniuno che tu ne sii accepto. Laude, xxviiii ianuarii 1451.
Cichus.