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71. Francesco Sforza al podestà di Milano [Luigi Guicciardini] 1450 ottobre 15 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Milano intervenga a far pazientare il locatore Vannolo da Mogliana nei pagamenti del canone di affitto dovuto dalla sorella di Antonio da Trezzo, impossibilitata a pagarlo. Vi provvederà al suo arrivo il fratello Antonio, famiglio del duca.

Potestati Mediolani (1).
Havemo inteso come una sorella de Antonio da Trezo, nostro famiglio, con el marito già sono dui anni o circa tolseno a pesone una casa da Vannolo da Mogliana, nela quale dicto Antonio, quando se trova qua, se reduceva ad habitare, e per dicta casone esso Vannolo o chi fa per luy richiede a quelli che li paghino la pesone (a) del tempo l'hanno tenuta. Di che, intendando essa donna con el marito essere inhabili a pagare la dicta pesone come loro, a nuy pare e cossì volimo facciate ch'el decto Vannolo o chi fa per lui supporti un poco de patiencia in non molestare li predicti fine alla venuta d'esso Antonio qua, che serà in breve, el quale satisfarà a tucto questo debito et farà ben contento Vannolo per dicta casone, perché così è la nostra intentione che dicto Antonio idonee satisfaza. Mediolani, die xv octobris 1450.
Cichus.


(a) Segue depennato come loro, a nuy pare.

(1) Identificato come Luigi Guicciardini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 138).