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716. Francesco Sforza al luogotenente di Cremona 1451 gennaio 31 Lodi

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Cremona di arrestare Bettino Dordone che sa bazzicare in città per richiuderlo in castello. Se ciò non si desse, informarsi da Rolando Pallavicini se detto individuo si trova nelle sue terre, nel qual caso lo prenda e lo consegni a due suoi inviati.

[ 151v] Locumtenenti Cremone.
Sentimo ch'el pratica in quella nostra cità uno Bettino Dordono, chi è gobbo, el quale sta nelle terre de Rolando Palavicino, quale havimo havuto più volte desiderio havere nele mane, e may non lo havimo possuto havere. Pertanto volemo che debbiati stare attenti e sforzarvi sapere cautamente quando esso capitasse lì, et tunc, per ogni modo, studiare de haverel nele mane et, havendo, faretilo mettere nel castello cum bona guardia, avisandone subito como l'havereti havuto. Ma, se forsi non capitasse lì e non lo potessivo havere, volimo che mandiati qualche persona deile vostre ad Rolando Palavicino con la ligata, al qual gli scrivimo che lo debbia fare consignare alli portadori de quella. Ma, prima che gli mandiati niuno là, informative se dicto Betino serà ne quelle soe terre, acioché non mandiati là indarno. Et demum, desiderando vuy farne cosa che ne sia grata, voliati studiare et sforzarvi per ogni modo de satisfare a questa nostra voluntà. Et non manchi per cosa alcuna. Laude, xxxi ianuarii 1451.
Cichus. Cedula ad suprascriptam. Se may desiderasti fare cosa grata al nostro illustrissimo signore, sforzativi havere ne le mane vostre dicto Bettino, mettendogli ogni pensiero et industria vostra, siché satisfaciati alla voluntà dela signoria soa. E questo, perché so quanto importa. Studiati de farlo per ogni via del mondo.
Paratus. Data ut supra.
Vester Cichus.