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719. Francesco Sforza a Guglielmo Lanciavecchia 1451 gennaio 29 Lodi

Francesco Sforza scrive a Guglielmo Lanciavecchia, cittadino di Alessandria, che i denari dovuti a Giorgio Aliprandi, officiale dei cavallari, e da lui ricevuti dagli uomini di Basaluzzo li mandi ad Alessandria a Chinotto dal Borgo e ne faccia quanto gli scriveranno Pietro Accettanti o Giorgio Aliprandi.

Guielmo Lanzagie, civi Alexandrie.
Havemo inteso che hay ricevuto el resto delli denari doveano dare quelli homini da Basaruzo ad Zorzo Aliprando, nostro officiale sopra li cavallari, per le assignacioni gli havevamo facto, et non gli hay anchora numerati ad Petro Acceptante, como te domanda et como sonno li numerati li altri, de che sii seguito danno al predicto Zorzo. Et pertanto mandeli de presenti ad Alexandria ad Chinotto dal Burgo, in moneta et oro buoni per Mediolano, qual ne facia quanto gli scriverano Petro vel Zorzo suprascripti. Altramente ne dispiacerebe perché intenderamo havessi facto questo per levare la spesa ali homini, impazando le executioni di nostri officiali, che non è ponto nostra intencione che ti né altri vi intrometati de quello che non ve apertene. Laude, xxviiii ianuarii 1451.
Cichus.