Registro n. 3 precedente | 734 di 801 | successivo

734. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1451 febbraio 2 Lodi

Francesco Sforza comanda ai Maestri delle entrate che diano subito ad Angelo Simonetta i denari che gli spettano e che i dazieri di Pavia non intendono dare per lo restoro che dimandano. Ordina, anche, che si ritiri ogni salvacondotto a Giovanni da Briosco e compagni, morosi nel pagare ad Angelo Simonetta un'assegnazione fattagli.

Magistris intratarum.
Se lamenta el spectaile Angelo Simonetta, nostro consiliero, ch'el non pò essere pagato del resto del'assignatione che li facessimo ad Pavia, perché li dacieri non voleno sborsare un minimo dinaro per lo restoro che dimandano et questo essere per vostro defecto, perché ad vuy specta determinare et discernere questa differentia, del che se maravigliamo, et pertanto volemo che subito recevuta la presente debiati provedere in modo ch'el dicto Angelo sia satisfacto integramente, como è debito et honesto, senza dilatione alchuna.
Ceterum ne dice dicto Angelo como luy debbe havere alcuni dinari da Zohanne da Brioscho et compagni, per una assignatione a luy facta, dali quali non pò essere satisfacto, et che sonno molto retrogradi, per vigore de alcuni salviconducti che hanno.
Pertanto volemo debiati provedere che li dicti faciano el debito suo al dicto Angelo; et non volendo satisfarli per questa via, siamo contenti et volimo debiati revocarli ogni salvoconducto concesso et astringerli ad pagare el prefato Angelo, secondo è debito. Et non manchi. Data ut supra.
Cichus.