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779. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 febbraio 9 Lodi

Francesco Sforza comanda ai membri del Consiglio segreto di intendersi con i Maestri delle entrate per sapere quali diritti gli eredi di Giovannino Maraviglia e Tommaso Grosso, oltre ad altri milanesi, vantano su Sant'Angelo, che il duca ha già promesso al conte Bolognino. Convochino i Maestri delle entrate e cerchino con loro una intrata equivalente della Camera ducale.

Dominis de Conscilio secreto.
Sono venuti qui da noy li nobili heredi de condam Iohannino Maraviglla et Thomase Grosso et certi altri nostri carissimi citadini milanesi, li quali ne hanno richiesto che gli mettiamo in possessione della possessione de Sancto Angelo, in la qual se pretendene havere rasone. Et perché noy non gli possimo mettere, havendo già provisto et concessa quella al spectabile conte Bolognino, et non volendo etiamdio che gli predicti nostri citadini sianno privati delle ragione loro, volimo che, havuti li Magistri delle intrate nostre a vuy, ve informati diligentemente quanto verisimiliter se poteria cavare delle ragioni, quali se pretendono havere essi nostri citadini in la predicta possessione, et subsequenter cerchare cum predicti Magistri una intrata equivalente che sia della Camera nostra.
Et de tutto ne avisareti, acioché gli possiamo provedere como ne parerà per la iustitia et honore nostro. Data Laude, viiii febuarii 1451.
Cichus.